Indossare due mascherine una sopra all’altra darebbe un beneficio limitato nel bloccare la diffusione dei virus rispetto a una sola mascherina adeguatamente applicata. È la conclusione cui è giunto Fugaku, il computer più veloce al mondo che già mesi fa aveva smontato l’utilità delle visiere di plastica.
Ora, altre simulazioni sono arrivate a contraddire le recenti raccomandazioni dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (i CDC), secondo cui due maschere erano migliori di una nel ridurre l’esposizione di una persona al nuovo coronavirus.
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I ricercatori hanno utilizzato il supercomputer Fugaku per modellare il flusso di particelle virali da persone che indossano diversi tipi e combinazioni di maschere, secondo lo studio pubblicato da Riken e da Kobe University.
L’uso di una singola maschera di tipo chirurgico, realizzata in materiale non tessuto, ha avuto l’85% di efficacia nel bloccare le particelle se indossata strettamente intorno al naso e al viso. L’aggiunta di una maschera in poliuretano sulla parte superiore ha aumentato l’efficacia a solo l’89%.
©Riken/Handout
“Le prestazioni del doppio mascheramento semplicemente non si sommano”, hanno scritto i ricercatori guidati da Makoto Tsubokura.
In generale, dalle analisi è emerso che le maschere N95 erano le migliori nella protezione contro le infezioni, seguite da maschere in tessuto non tessuto, maschere in tessuto e infine tipi di poliuretano.
Fonti: Japan Times / Riken R-CCS – Center for Computational Science
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