Il 65% degli adolescenti vuole tornare a scuola in presenza

ROMA (ITALPRESS) – Il 65% degli adolescenti vuole tornare a scuola in presenza, solo il 7% di loro preferisce la didattica a distanza mentre la parte restante vorrebbe alternare presenza in classe e in DAD. Radioimmaginaria, il network europeo degli adolescenti dagli 11 ai 17 anni con più di 300 speaker provenienti da 50 città in 8 Paesi diversi, ha realizzato un sondaggio online per capire cosa pensano i loro coetanei della scuola da quando è arrivata la pandemia e come sono cambiate le cose.
A oltre il 60% degli intervistati mancano soprattutto i compagni di classe. Un 18,5% vorrebbe tornare in gita il prima possibile e l’8,5% ha nostalgia dell’intervallo. C’è anche un 6,2% a cui piacerebbe riprendere l’autobus per trascorrere il tempo del tragitto fino a scuola in relax.
La stragrande maggioranza dei ragazzi pensa che l’ostacolo maggiore delle lezioni online siano le numerosissime distrazioni e di conseguenza ritiene che restare concentrati sia decisamente più faticoso soprattutto se si hanno fratelli o sorelle che seguono le lezioni da casa contemporaneamente. Nonostante le criticità rilevate, c’è chi ha trovato dei vantaggi nella didattica a distanza: una parte riesce a dormire di più, un’altra si sente più sicura ad essere interrogata perchè c’è uno schermo che li separa dai professori.
Diversamente da quanto si possa pensare, per il 54% del campione il rapporto con i compagni di classe è rimasto lo stesso. Infatti la maggior parte degli intervistati è riuscita a trovare dei metodi alternativi per stare vicino agli amici anche a distanza: il 38% ci gioca online, il 23% studia in videochiamata al pomeriggio e il 13% fa finta che siano in camera con loro.
Dal sondaggio, che ha coinvolto oltre un centinaio di studenti, emerge la grande voglia di socialità degli adolescenti e a tutto quello che poteva sembrare scontato, ora tendono ad attribuire un valore ancora più importante: il rapporto con coetanei, l’intervallo, andare in gita, ecc.. E se è vero che moltissimi sentono il bisogno di andare a scuola in presenza, tutti vogliono farlo in sicurezza.
(ITALPRESS).

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