Primavera, ci siamo quasi. La stagione dei fiori, dei colori, della rinascita sta per fare il suo ingresso. Il passaggio dall’inverno alla primavera da sempre viene celebrato in tutto il mondo.
Quest’anno, l’equinozio cade il 20 marzo alle 4.49, segnando il primo giorno di primavera nell’emisfero settentrionale ma il primo giorno d’inverno nell’emisfero meridionale. Meno noti sono alcuni degli eventi più curiosi che questo giorno e la stagione imminente hanno da offrire.
Equinozio o “equiluce”
Equinozio deriva dal latino aequinoctium, ovvero “aequa-nox” cioè notte uguale visto che la durata del periodo notturno è pari a quello diurno. Si tratta di quel punto della rivoluzione terrestre (ossia la rotazione della Terra intorno al Sole) in cui la nostra stella si trova allo zenit dell’equatore.
In realtà, giorno e notte non sono esattamente uguali proprio durante l’equinozio. Il sole può sì attraversare l’equatore celeste, ma la sua luce può essere una cosa “volubile” perché il sole è un disco e non un punto, e a causa della rifrazione atmosferica, chi si trova alle nostre latitudini potrà avere ben 8 minuti di luce in più durante l’equinozio.
Di conseguenza, l’“equiluce” cade qualche giorno prima dell’arrivo ufficiale della primavera.
Ricordiamo che a differenza dell’equinozio, durante il solstizio (d’estate o d’inverno) la durata del giorno e della notte è diversa. Nel caso del solstizio d’estate, a giugno, si ha la durata massima del giorno rispetto alla notte. Al contrario, a dicembre, è la notte ad avere la massima durata rispetto al giorno.
Febbre di primavera
Viso arrossato, aumento della frequenza cardiaca, sognare ad occhi aperti e una deliziosa tendenza verso il romanticismo, il tutto accompagnato da una forte voglia di stare all’aria aperta in barba agli impegni. Fa quasi sorridere ma si parla spesso di “febbre di primavera” associata a questi segni. Addirittura c’è chi adduce prove scientifiche a sostegno ma se così è, possibilmente si tratta di un fatto ormonale.
Est e ovest, mai così precisi
Gli equinozi di autunno e primavera sono gli unici due giorni dell’anno in cui il sole sorge esattamente ad est e tramonta esattamente ad ovest. Se cerchiamo di affinare il nostro senso dell’orientamento, oggi è il giorno giusto per farlo sfruttando gli elementi naturali.
La Sfinge guarda direttamente il sole che sorge
Anche se noi non dovremmo guardare direttamente il sole, la mattina dell’equinozio la Grande Sfinge di Giza può permettersi di farlo e non è l’unica: anche Chichen Itza e Angkor Wat puntano esattamente verso est oggi, o meglio è il sole a farlo.
Pasqua è decisa
L’equinozio di primavera è un giorno importante del calendario per determinare la data della Pasqua. Nell’anno 325, il Concilio di Nicea stabilì che essa avesse luogo la prima domenica dopo la prima luna piena che seguiva l’equinozio di primavera.
Le fate usciranno per danzare
La Anjana della mitologia spagnola sono belle fate alte 15 cm che si prendono cura delle foreste. Possono comunicare con l’acqua, aiutare gli animali feriti, gli alberi danneggiati dalle tempeste invernali e guidare coloro che si perdono nel bosco. Durante la notte dell’equinozio di primavera secondo la mitologia affollano le colline danzando fino all’alba e spargendo rose. Fortunati coloro che troveranno un petalo di rosa gettato dalle fate: saranno felici per tutta la vita.
La Terra non è l’unico pianeta ad avere l’equinozio
Anche Saturno ce l’ha ma visto che le stagioni sul pianeta con gli anelli sono decisamente più lunghe, l’attesa tra gli equinozi è maggiore. Saturno impiega circa 30 anni a compiere un giro completo intorno al sole (contro il nostro anno), per questo i suoi equinozi si verificano circa ogni 15 anni.
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