Con la chiusura delle scuole nelle zone rosse, tantissime persone si trovano ora in smart working, con tutte le difficoltà che questo comporta tra lavoro, gestione famigliare, figli piccoli e più grandicelli in Dad. I sostegni alle famiglie annunciati da Draghi escludevano la possibilità di avere congedi o voucher babysitter per i lavoratori in smart working ma ora, alcune dichiarazioni della ministra Bonetti, fanno ben sperare.
Molti genitori nei giorni scorsi si sono posti la domanda: i congedi parentali e bonus babysitter, spettano a chi lavora in smart working? La risposta al momento è no, ma sulla questione è intervenuta poche ore fa la ministra delle Pari Opportunità e della Famiglia, Elena Bonetti, che a TgCom 24 ha dichiarato:
“Abbiamo introdotto, per ora solo per alcune categorie, il voucher babysitter, abbiamo usato 290 milioni che sono una cifra consistente, ma sono stati usati nella prima emergenza. Sto lavorando nei prossimi provvedimenti, per allargare questa misura ai genitori che sono in smart working ma hanno i bambini piccoli (penso alla scuola d’infanzia e alla scuola primaria), e che quindi necessitano di un ulteriore aiuto”
La ministra ha ricordato che “Lo smartworking non è uno strumento di conciliazione, non è welfare, è un’organizzazione diversa del lavoro ma è lavoro“.
In pratica, secondo quanto dichiarato dalla ministra, il decreto del 12 marzo era un provvedimento d’urgenza ma ora si sta lavorando a nuovi sostegni per la famiglia che, appunto, riguarderanno anche le famiglie con genitori in smart working e bambini piccoli al seguito.
“Sullo smartworking serve un cambio culturale per incentivare il mondo del lavoro e le aziende a proporre forme di lavoro maggiormente compatibili con la vita delle persone, così da ottimizzare qualità della vita e produttività. L’ufficio traslato a casa è difficoltoso da gestire”
Fonte: TgCom24
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