Si parla quasi sempre delle piattaforme su abbonamento, ma cosa troviamo in termini di serie tv su quella gratuita (e sempre più nutrita) della rete di Stato? RaiPlay, forse, non è la risorsa con la migliore ricerca interna, ma nelle serate di noia (e non solo) offre diversi spunti, che vanno ben oltre il recupero di quanto è andato in onda in diretta.
Ecco 5 proposte di vario genere per delle full immersion nel weekend, per quelle serate feriali in cui ti sembra di aver già visto di tutto, ma anche solo per testare una piattaforma che è, insieme, la più sottovalutata e la più economica, nonché una tra quelle in maggiore crescita ed evoluzione.
«Beforeigners», la serie da recuperare subito
Andata in linea lo scorso 20 gennaio è un must per chi ama la fantascienza e insieme il genere crime incentrato su coppie investigative apparentemente male assortite. Il suo presupposto di primi acchito ha più del paradossale che del distopico, ma è un pregiudizio che si abbandona molto presto in una serie che gli stereotipi li smonta un po’ tutti, anche con una buona dose di ironia. Come suggerisce il titolo, infatti, la serie racconta un Nord Europa in cui, un bel giorno, dal mare iniziano a riaffiorare a gruppi o singolarmente persone nate in diverse ere dalla preistoria al nuovo millennio. L’ondata dei migranti del tempo non finisce mai e la società, che inizialmente, per reazione, mira solo a capire come civilizzare individui che parlano lingue antiche e magari non sanno nemmeno fare di conto (quando non li lascia al vagabondaggio), in un secondo momento, impara a gestire un multiculturalismo che spazia dalla religione alla dieta, dalle lingue alla musica, il tutto nello spirito dei diritti universalmente riconosciuti a ogni essere umano e facendo i conti anche con nuovi-vecchi pensieri e movimenti politici oppure nuove vecchie forme di criminalità e violenza, oltre che con nuove-vecchie culture. Tra i movimenti da tenere d'occhio c'è quello luddista, in lotta contro la tecnologia, molto sostenuto da una parte dell’umanità che, sentendosi nata nel momento sbagliato, sente di aver finalmente trovato, negli stili di vita dei migranti del tempo, l’incarnazione della propria discronia, finendo così per adottare usi e costumi di generazioni non proprie.
Gli altri titoli da provare
«Tribes and Empires – Le profezie di Novoland»
Magia, arti marziali, un tocco di melò sono gli ingredienti di una serie fantasy cinese imperdibile per chiunque abbia mai visto La Tigre e il Dragone o un film della serie Detective Dee, ma anche per i fan di prodotti come il classico BBC Merlin.
«Pure»
La serie adulta con una nota drammatica e qualcosa di erotico. Pure, tratta da un best seller, racconta la difficile ricerca di un’indipendenza economica e di serenità da parte di una ventiquattrenne affetta da una rara sindrome ossessivo-compulsiva (che fa sì che chiunque le si pari davanti venga da lei proiettato in una sorta di fantasia sessuale). La premessa può suonare comedy, ma le riflessioni che la serie apre sono di un più ampio e diverso spettro.
«Missions»
Anche l’Europa ha le sue serie fantascientifiche. Questa, francese, ci porta in missione su Marte. E, ovviamente, non è che tutto vada sempre per il meglio. Fin dall’inizio.
«The Same Sky
Il titolo per chi ama le storie di spie e in particolare quelle ambientate prima della caduta del muro di Berlino. Sono solo 3 puntate. In linea, al momento, si possono vedere le prime due.
(Sì, anche su RaiPlay parte dei titoli vanno in linea per stagione intera e altre a puntate settimanali)
«Il molo rosso»
Tra i grandi successi stranieri distribuiti in Italia dalla Rai, questo titolo gode già di una certa notorietà, eppure potrebbe (ancora) essere sfuggito a parte del suo pubblico di riferimento. quello delle serie Netflix La Casa di Carta, Vis a Vis, Sky Rojio. Anche questa, infatti, è firmata dal loro creatore (Alex Pina) e pertanto non è un caso se tra i suoi protagonisti vediamo Alvaro Morte (interprete del Professore) e Verónica Sánchez (la Coral di Sky Rojo)
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