La pandemia di Covid-19, che ha stravolto le nostre vite e gran parte delle nostre abitudini, può trasformarsi in un’occasione per rivedere il rapporto tra uomo e ambiente. E se vogliamo davvero evitare che si ripetano certi drammi è arrivato il momento di cambiare. Per sensibilizzare i cittadini ad un’inversione di rotta questa mattina diversi volontari dell’associazione LAV (Lega Anti Vivisezione) hanno organizzato un flash mob a Roma, a Piazza San Silvestro, a sostegno della campagna #NonComePrima.
L’iniziativa dell’associazione nasce con l’obiettivo di rivedere il nostro rapporto con la fauna e l’ambiente, evitando gli errori del passato che provocano sofferenze agli animali, danneggiano il Pianeta e portano alla diffusione di nuovi virus e pandemie. Un’ottima partenza potrebbe essere, ad esempio, la chiusura definitiva degli allevamenti di visoni che, oltre ad essere estremamente crudeli per gli animali, si sono rivelati luoghi altamente rischiosi per la salute umana.
@LAV
“Nove mesi fa, presentando il Manifesto LAV, lo definimmo consapevolmente definito il ‘vero vaccino’ contro un rapporto malato della nostra società con animali e ambiente.” – dichiara David Nicoli, responsabile LAV della sezione di Roma – “Oggi constatiamo che il nostro punto di vista ha finito per consolidarsi e affermarsi sempre di più, tanto che ormai non sono “solo” gli animalisti a riconoscere il nesso tra distruzione di habitat, allevamenti intensivi, cattura e commercio di specie selvatiche ed esotiche, ed eventi pandemici sempre più frequenti, come quello in corso, quello che manca, ancora, è la piena e diffusa consapevolezza che su queste cause si possa tutti agire e fare la propria parte sin da subito e in modo concreto, per cambiare le cose, uscire dal tunnel per non rientrarci domani, approdare a una normalità, davvero nuova: #NonComePrima, appunto. L’urgenza di superare l’emergenza, oltre che sanitaria anche economica e sociale, non deve rappresentare un alibi per bypassare le cause di questa Pandemia. Dobbiamo cambiare noi per salvare tutti: la specie umana, le altre specie animali e il nostro pianeta“.
I punti del manifesto “Non torniamo come prima”
Nel manifesto “Non torniamo come prima”, l’associazione LAV avanza 6 proposte di cambiamento, invitando tutti a farle proprie. Ecco tutti i punti:
1. Iniziamo da noi stessi. Dal cibo che mangiamo. Preferiamo i cibi vegetali! Perché carne, latte e uova fanno tagliare foreste, inquinano, causano sofferenza.
2. Le aziende, a partire da quelle dell’alimentazione e dell’abbigliamento, devono essere rifondate sulla base di criteri di reale sostenibilità e Responsabilità Sociale. E lo Stato sia d’aiuto in questa trasformazione, con una diversa fiscalità.
3. Fermiamo i mercati, le fiere, l’uso e l’uccisione degli animali selvatici ed esotici. Basta caccia, catture e riproduzione di animali per farne cibo, spettacolo, pelli e pellicce a partire dall’Italia e nel resto del mondo.
4. Spostiamo i finanziamenti pubblici dagli allevamenti alla produzione di alimenti vegetali. Ad esempio, equipariamo l’IVA sui prodotti alimentari vegetali e incentiviamo i pasti di origine non animale nella ristorazione pubblica.
5. Investiamo concretamente nella prevenzione delle malattie e nella ricerca scientifica “human based”. Riconosciamo la sperimentazione con metodi sostitutivi all’uso degli animali come un primo passo verso una effettiva “libertà di ricerca”.
6. Tuteliamo gli animali domestici per aiutare le loro famiglie in difficoltà. Favoriamo l’adozione di cani e gatti e l’accesso ai farmaci veterinari e cancelliamo l’IVA da “beni di lusso” su cibo e prestazioni veterinarie.
Insomma, la pandemia di Covid-19 può essere un punto di partenza per migliorare il nostro stile di vita per il nostro bene e quello dell’intero Pianeta.
Fonte: LAV
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